Maternità e Lavoro

Maternità e Lavoro: come affrontarli insieme senza stress e far diventare l’esperienza della maternità un valore aggiunto e non un impedimento.

Molto spesso le donne si trovano a dover combattere il problema della maternità sul lavoro, prima ancora che questa faccia realmente capolino nella loro vita. Si inizia già a pensare a come si farà, ad abbattersi, a presagire il peggio e a volte anche a rinunciare per molti anni ad avere un figlio per paura di perdere il posto o interrompere la carriera. La soluzione per affrontare al meglio questo periodo di confusione o quello più concreto del rientro a lavoro dopo una maternità, sta nella consapevolezza.​

Essere consapevoli ci libera dall’ansia e una pianificazione attenta delle nostre esigenze oltre che dei nostri desideri, ci sarà di grandissimo aiuto per affrontare questa esperienza nel modo migliore.

Consapevolezza di cosa esattamente?

  1. Consapevolezza di sé, innanzitutto: cosa voglio? Cosa è più importante per me in questo momento? A cosa rinuncio? Le decisioni che prendo oggi quanto impatteranno sul mio futuro? A cosa sono pronta a rinunciare. Più domande ci facciamo, più siamo in grado di comprendere cosa effettivamente conta PER NOI, non per il nostro capo, la nostra azienda o la società in cui viviamo.
  2. Consapevolezza dei propri diritti: oggi poche mamme conoscono davvero i propri diritti, questo rende difficile anche solo mentalmente farsi un’idea delle possibilità che si hanno e di quanto alcune cose che ci sembrano difficilissimi sono n realtà fattibili e soprattutto condivisibili anche con il partner. Informatevi quindi su congedi, permessi, allattamento e qualsiasi cosa possa costituire per il vostro nucleo famigliare, la soluzione ideale che vi fa stare più sereni.
  3. Consapevolezza sui progressi e sugli studi più aggiornati relativamente ad alcuni temi importanti che ancora oggi costituiscono motivo di ansie e pregiudizi come allattamento, accudimento, nidi ecc. Niente rende più sereno un figlio di una mamma serena, qualsiasi cosa questo voglia dire, la tua serenità è l’unica cosa che conta.
  4. Consapevolezza delle tue capacità, della tua professionalità, delle competenze acquisiste non solo nelle tue esperienze professionali, ma anche in quelle personali, prima di tutto quindi con la maternità. Essere in grado di valorizzare questa esperienza è un esercizio che dobbiamo fare noi per prime, altrimenti non possiamo pretendere che lo facciano gli altri per noi. Insomma ricordarsi sempre che: la maternità non è un buco nel curriculum, la maternità è un master!

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