Giulia Astrella – 26 Luglio 2020
Comprendere le emozioni ci aiuta a creare abitudini migliori.
Uno dei motivi per cui i nostri buoni propositi non durano, le nostre diete non funzionano o la nostra voglia di andare in palestra si indebolisce è perché sostenere la motivazione è difficile.
Ho letto diversi libri sulle abitudini, ma Tiny Habits: The Small Changes that Change Everything mi ha particolarmente colpito per la sua semplicità. L’autore mostra come hackerare la motivazione e apportare cambiamenti che durano nel tempo. Il suo metodo è semplice: occorre scomporre i grandi cambiamenti in azioni minuscole, trovare dove si adattano naturalmente alla propria vita e poi celebrare i piccoli successi. È un metodo rapido che funziona quando si tratta di formare abitudini.

Esiste una connessione diretta tra ciò che “sentiamo” quando adottiamo un comportamento e la probabilità che lo ripetiamo in futuro. Per troppo tempo le persone hanno creduto al vecchio mito secondo cui la ripetizione crea abitudini, concentrandosi sul numero di giorni richiesti da una nuova abitudine (mai sentito parlare dei mitici 21 giorni?
Ebbene era nato con uno scopo diverso, da una ricerca di un medico che voleva studiare quanto tempo ci mettevano i malati a cui era stato amputato un arto a non avere più la sindrome dell’arto fantasma). In realtà le abitudini possono formarsi molto rapidamente, a condizione che le persone abbiano una forte emozione positiva connessa al nuovo comportamento.
Le emozioni creano abitudini. Non la ripetizione, le emozioni.
Ciò che accade nel cervello quando si verificano rinforzi positivi, non è magico, è neurochimico. I buoni sentimenti stimolano la produzione di un neurotrasmettitore (un messaggero chimico nel cervello) chiamato dopamina che controlla il “sistema di ricompensa” del cervello e ci aiuta a ricordare quale comportamento ha portato a sentirsi bene, quindi lo faremo di nuovo.

Con l’aiuto della dopamina, il cervello codifica la relazione causa-effetto, e questo crea aspettative per il futuro. È importante celebrare immediatamente il comportamento adottato per avere il rinforzo positivo e andare a creare l’abitudine associata all’emozione del piacere di aver raggiunto quel piccolo successo. Oltre a celebrare immediatamente è importante assaporare l’intensità dell’emozione che si prova durante la celebrazione, l’autore del libro dice : devi festeggiare subito dopo il comportamento (immediatezza) e hai bisogno che la tua celebrazione sia reale (intensità).
Ricordiamoci che le emozioni sono reazioni chimiche che influenzano i nostri comportamenti, possiamo passare dall’euforia alla tristezza e queste emozioni condizioneranno la risposta alla situazione che dobbiamo affrontare.
Le emozioni sono messaggi. È un postino che ci porta un messaggio per informarci sulla situazione in cui ci troviamo e che dobbiamo affrontare in modo da poterci adattare e sapere come superarla predisponendoci all’azione e influenzando il nostro processo decisionale.
Per questo quando le emozioni sono associate a abitudini, questo rende più facile ricordarli e l’abitudine si radica in noi. Questo vale sia in positivo che in negativo
Ci auto-creiamo abitudini che ci limitano o che ci stimolano, dipende da noi, dipende dall’emozione associata e vissuta.

Quindi riepilogando possiamo dire che è importante suddividere l’abitudine che vogliamo cambiare in piccoli passi da fare quotidianamente vivere intensamente l’emozione celebrando immediatamente ogni piccolo successo e aggiungo: allenare la propria intelligenza emotiva.
Sì, perché le persone emotivamente intelligenti si impegnano in una serie di abitudini e comportamenti che contribuiscono alla loro capacità di gestire le proprie emozioni e comprendere i sentimenti degli altri, adottando comportamenti e abitudini coerenti.